Benvenuti sul sito ufficiale del Rito Ermetico Operativo

Un’innovativa esperienza Massonica, che cerca di dare risposte alle più profonde esigenze spirituali dell’Uomo Contemporaneo.

Il Rito Ermetico Operativo, in quanto comunione iniziatica che si ispira ai valori universali di fratellanza umana, libertà, uguaglianza, tolleranza e PACE, esprime tutto il suo dolore, sdegno e condanna per i crimini disumani che si stanno perpetrando nella striscia di Gaza, sotto gli occhi di tutto il mondo: lo sterminio indiscriminato e razionalmente pianificato di decine di migliaia di persone inermi, in gran parte bambini, la cui unica colpa è quella di essere nati nel luogo più sfortunato del mondo.

Per questo ci uniamo con convinzione al movimento internazionale spontaneamente costituitosi in numerosi paesi del mondo, che chiede a gran voce il cessate il fuoco e la fine del barbaro assedio di Gaza, che sta uccidendo e provocando sofferenze atroci a una massa di persone innocenti.

Riportiamo qui l'appello lanciato pochi giorni fa dalla Massoneria francese, di cui condividiamo pienamente lo spirito, fino all'ultima parola:

Parigi, 27 maggio 2025

Le popolazioni di Gaza vivono una situazione ogni giorno più insostenibile ed è più che mai urgente fermare l'orrore.

Abbiamo sempre presente il massacro terroristico delle popolazioni civili israeliane del 7 ottobre 2023. Lo avevamo condannato fermamente, continueremo a farlo.

Avevamo compreso il diritto di Israele a difendersi contro le forze terroristiche di Hamas.

Ma già ci preoccupavamo della sproporzione dei mezzi militari utilizzati dall'esercito israeliano e chiedevamo urgentemente un cessate il fuoco. Pensiamo alle prime vittime che, qui come altrove, sono civili, bambini, donne, uomini, intrappolati in questo conflitto.

Ogni giorno sembra allontanare sempre più i popoli della regione dalla speranza di una vita dignitosa, libera e sicura.

Di fronte a questa tragedia umana, è nostra responsabilità morale, in quanto attori impegnati per la pace, riaffermare i principi che devono guidare ogni processo di risoluzione della crisi:

  • Il rispetto incondizionato della vita umana;

  • Il rifiuto assoluto di ogni forma di terrorismo, vendetta o punizione collettiva;

  • I doveri di proporzionalità e giustizia, prerequisiti per una pace duratura;

  • Il riconoscimento della dignità e dei diritti di tutti i popoli coinvolti, senza discriminazioni.

Nessun progetto politico, nessuna rivendicazione identitaria, nessuna logica militare può giustificare l'annientamento di popolazioni, la negazione dei loro diritti fondamentali o la banalizzazione della loro sofferenza. Gli argomenti del Primo Ministro israeliano per continuare questa guerra devono essere denunciati. Chiaramente!

Non confondiamo un popolo con il suo governo. Sappiamo che anche in Israele si alzano voci per denunciare questa deriva. Ma sono proprio queste voci che il fragore delle armi cerca di soffocare.

È urgente agire: la situazione dei gazawi è intollerabile e nel frattempo gli ostaggi israeliani sono ancora nelle mani di Hamas.

La pace non si costruirà sulle rovine, sull'odio o sull'umiliazione. Non nascerà né dalla dominazione, né dall'esclusione, ma dal riconoscimento reciproco, dal dialogo sincero e dalla volontà condivisa di scrivere insieme una storia nuova, liberata dalle catene del passato.

Facciamo appello solennemente:

  • Ai responsabili politici, religiosi e civili perché cessino l'escalation delle violenze e si adoperino per la ripresa di un dialogo credibile;

  • Alla comunità internazionale perché assuma pienamente le proprie responsabilità per garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario e favorire soluzioni durature ed eque attraverso il riconoscimento di due stati laici, garanzia per la pace;

  • Ai cittadini e alle cittadine del mondo perché rifiutino i discorsi d'odio, gli amalgami e le chiusure comunitarie e facciano sentire ovunque la voce di una solidarietà fondata sull'umanità condivisa.

Crediamo fermamente che, anche nell'oscurità più densa, possano essere tracciate vie di pace. Queste vie richiedono coraggio, ascolto, rispetto e la convinzione che la fratellanza non è un'utopia ma un'urgenza.

Perché dove l'odio mette radici, abbiamo il dovere di portare la luce.

Dove l'oblio minaccia, abbiamo il dovere di ricordare l'umanità di ciascuno e ciascuna.

E dove si distrugge, abbiamo il dovere di costruire.

Per noi, Obbedienze firmatarie, non è possibile scegliere tra le nazionalità o le comunità colpite dalla sventura; perché quando un bambino, una madre, un padre, un genitore, un amico soffre, è la nostra comune umanità a essere colpita; perché il valore cardinale è l'uguaglianza tra gli Esseri Umani. Pertanto, chiediamo l'immediata cessazione dei bombardamenti sulla popolazione di Gaza, il ritorno dell'acqua, del cibo, delle cure e dell'elettricità per la sua popolazione.

Chiediamo la liberazione immediata degli ostaggi detenuti da Hamas.

Chiediamo il ritorno a una pace duratura in questa regione in cui i popoli non smettono di soffrire.

Perché i bambini di Gerusalemme, di Gaza, di Tel-Aviv, di Ramallah, possano un giorno darsi la mano, perché la Pace non sia più un sogno lontano ma un'opera comune.

Noi, liberi muratori e libere muratrici, chiamiamo a ritrovare le vie della fratellanza universale.

— Dal sito del GOdF

Il R.E.O. in breve

Il Rito Ermetico Operativo (R.E.O.) nasce nel 2018 dall’esperienza della Loggia Madre “Hermes” all’Oriente di Milano, i cui membri fondatori vantano una profonda esperienza massonica e operativa, condotta nei massimi gradi del Rito Egizio e in altre scuole iniziatiche contemporanee.

La struttura e la ritualità massonica sono improntate alla forma che la Tradizione Iniziatica aveva assunto nel XVIII secolo: da allora, una visione “dogmatica” della Tradizione ha congelato gli insegnamenti tradizionali in una forma che le ha impedito di adattarsi all’evoluzione che nel frattempo la spiritualità iniziatica ha conosciuto nei Paesi occidentali.

La Massoneria è un’Opera Buona
per uomini Liberi e di Buoni Costumi